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Laila in crowdfunding: 40mila euro in poche ore. Ecco 5 motivi per investire

Date da ricordare: 27 giugno 2018. È un giorno che noi del team di Laila non dimenticheremo. Proprio qualche ora fa, ha preso il via la campagna di crowdfunding sul sito 200crowd del nostro chabot dal cuore umano.

Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è tanto per essere contenti: già 40mila euro sono stati raccolti su un obiettivo totale di 80mila.

Perché anche tu come loro devi credere in Laila? Ecco 5 buoni motivi per farlo!

1. Per i numeri del mercato

I dati li offre Oracle in una ricerca dal titolo “Can Virtual Experience Replace Reality”. In quest’occasione l’azienda ha intervistato 800 professionisti esperti di vendite e marketing dell’area EMEA sulle nuove tecnologie che adotteranno. Cosa è venuto fuori? L’80% degli intervistati pensa di servirsi di un chatbot nei prossimi anni.

Qui puoi leggere qual è l’impatto dei chatbot sui business, con alcune case history interessanti.

2. Per l’attenzione degli investitori

Laila è un progetto giovane. Malgrado ciò ha già ricevuto delle attestazioni di stima importanti, come quelle di Invitalia, che con il bando SmartStart ha investito 400mila euro nel progetto.

3. Per la scalabilità del business

Il successo di una startup è legato alla sua scalabilità. Più veloce può diffondersi in altri Paesi, più la startup potrà crescere e diventare una scaleup. Laila punterà presto all’internazionalizzazione: dopo aver conquistato l’Italia, l’obiettivo dell’azienda è di “aggredire” l’Europa. D’altronde i chatbot hanno un mercato dai numeri spaventosi: secondo un report di Grand View Research, gli agenti conversazionali toccheranno il valore di 1,23 miliardi entro il 2025.

Inoltre, i chabot faranno risparmiare 8 miliardi l’anno alle aziende.

4. Per la value proposition di Laila

Laila è un prodotto flessibile, che si adatta a diverse attività. È utilizzabile nel customer care: garantisce un’assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza perdere un’interazione. Ed è pensato, inoltre, per le attività di marketing (lead generation e lead nurturing) e nell’ecommerce: qui Laila assiste il cliente nella vendita, favorisce la sua fidelizzazione con attività di remarketing mirate.

Il suo vero valore, tuttavia, è nella capacità di comprendere il sentiment dell’utente. Unendo i due principali linguaggi con cui sono realizzati i chatbot oggi sul mercato, Laila offre una terza via nell’intelligenza artificiale, che gli consente di interagire con gli utenti come se fosse un operatore umano.

5. Per il team

Si dice sempre che un investitore finanzia un team, più che un’idea. Laila si avvale dell’apporto dei ricercatori dell’Università Luigi Vanvitelli, uno dei poli di eccellenza dell’intelligenza artificiale. Oltre che dell’esperienza di Gianfranco Fedele, Head of Innovation di Insem, e di Carmine Pappagallo, presidente di Insem e investor in startup di successo.

L’obiettivo del team di Laila è ambizioso: realizzare non un prodotto, ma offrire un contributo alla ricerca sulle intelligenze artificiali in Italia.

Ecco come nasce Laila e quali i primi risultati che ha raggiunto.